Descrizione

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Questo percorso è un vero e proprio cammino laico di oltre100 km che congiunge, senza soluzione di continuità, il fiume Ticino alla Darsena di Milano.

Viene proposto in 7 tappe domenicali con punto di partenza e arrivo presso una stazione o una fermata del bus.

Attraversando boschi e campagne, camminando lungo le alzaie, conosceremo un territorio complesso che racconta una storia d’acqua lunga 1000 anni. Una piccola goccia d’acqua svelerebbe quei dislivelli (impercettibili ai nostri occhi e ai nostri piedi) che hanno delineato le sorti di un territorio dicotomico. Coglieremo gli spunti di un paesaggio complesso per riconoscere connessioni a volte insospettabili. Ricostruiremo insieme quella tensione culturale che ha spinto l’uomo, fin dal medioevo, a ingegnarsi per tracciare tutte quelle vie d’acqua, di infinite dimensioni e portate, che colorano il paesaggio di azzurro e di biodiversità. Grandi vie d’acqua e di trasporti, ma anche semplicemente piccole rogge o cavi, che caratterizzano il paesaggio di un’economia a vocazione agricola e molitoria.

Poesie, letture, video, racconti, foto, mappe,
accompagneranno la narrazione aiutando a dipanare il filo conduttore.

Il tema principale è l’acqua e le connessioni tra uomo e territorio. Ogni tappa svilupperà il tema principale
approfondendo temi specifici:

#1 Le dighe del Panperduto e la vocazione industriale dell’alta pianura

#2 Malpensa e i fratelli Caproni: la storia del volo in un territorio di brughiera

#3 L’ipposidra e le vie di portaging: un intrico di canali, isole e chiuse dove l’acqua sembra proprio danzare

#4 Vie d’acqua e trasporti. I Marmi di Candoglia e la storia di un trasporto eccezionale del 1839.

#5 Le Ville di campagna della nobiltà milanese: livelli e dislivelli ci raccontano l’urbanistica in relazione ai ceti sociali

#6 La campagna a sud del Naviglio Grande, tra rogge millenarie, mulini e risaie in asciutta.

#7 Camminando sull’acqua tra le risaie allagate. Giungeremo alla nostra meta: la darsena di Milano dove

      un tempo arrivavano i Marmi di Candoglia per la costruzione del Duomo di Milano ma anche molte

      altre merci dirette al centro storico, a sud attraverso il Naviglio Pavese e il Po, a nord attraverso il

      Naviglio Grande e il fiume Ticino.

 

Si cammina con ritmo accogliente, nel rispetto dei partecipanti, dedicando alcune pause alla narrazione e al confronto.

 

COME UNA GOCCIA D’ACQUA perché qui tutto è legato all’acqua, anche le cose la cui connessione sarebbe insospettabile. Una piccola goccia d’acqua sarebbe in grado di raccontarci tutti i percorsi naturali e artificiali che l’acqua può fare ora, ma anche i percorsi di un tempo. Come recita una scritta sulla meridiana del Mulino Meraviglia, “L’acqua ripassa, il tempo no”.